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IL MESSAGERO di PESCARA Martedì 6 Agosto 1963

SI E’ INIZIATO IL « RAID DANNUNZIANO» DI DERNARDO-BALDACCI

Da Pescara al Vittoriale in motoscafo.

Il «Mizar II» ha imbarcato un pino che sarà trapiantato a Gardone Riviera – Un messaggio del sindaco Mariani – Le impressioni dei due motonauti prima della partenza dalla banchina del fiume – Le varie tappe – Il natante consente una velocità massima di sessanta chilometri all’ora. Dalla banchina nord del fiume Pescara a partire alla volta di Ancona, prima tappa dei raid dannunziano Pestata – Gardone Riviera, il motoscafo «Mizar II» pilotato dal pubblicista Romano Di Bernardo e dal pittore Luigi Baldacci, membri dell’Associazione Marinai d’Italia. Le maggiori autorità cittadina e un folto pubblico hanno salutato l’equipaggio pescarne che unirà idealmente la casa natale di Gabriele d’Annunzio al Vittoriale degli italiani ove riposano le sue spoglie. Prima di salpare il  «Mizar II»  ha imbarcato un pino della Pineta dannunziana che sarà trapiantato al Vittoriale, e una copia dl «Gloria alla terra!» il libro del centenario cui è autore Manlio Masci, destinato al Gruppo Marinai d’Italia di Gardone con questa dedica: «All’Associazione Marinai d’Italia Gardone Riviera, questo libro del Centenario che parla del “più ardito marinaio” e inviato alla città natale per via d’acqua e mezzo del “Mizar II” e “in un amore”» . Il sindaco di Pescara l’avv. Mariani ha inoltre consegnato ai due motonauti un messaggio per il primo cittadino di Gardone Riviera. Questa sera il «Mizar II» giungerà nel porto di Ancona, ove saranno ad accoglierlo l’ispettore della BP, il presidente dell’ANMI e i dirigenti del circolo nautico «Mandracchio»  che ospiterà il natante con il suo equipaggio. Domani Di Bernardo e Baldacci riprenderanno il mare alla volta di Ravenna ove giungeranno nel pomeriggio. In questa città sono previste alcune manifestazione patriottiche che faranno da cornice al passaggio del raid dannunziano. Il giorno otto agosto, e cioè nel 45, del volo su Vienna l’equipaggio pescarese affronterà la tappa pia dura del viaggio. Dopo aver imboccato il Po il natante risalirà la corrente fino alle conche di Governolo, e quindi attraverso il Mincio, giungerà al lago inferiore di Mantova. In questa città l’equipaggio dannunziano sarà ospitato dai Circolo Canottieri Mincio. Il giorno segnante quarta ed ultima tappa: Mantova – Gardone R.

Sara necessario trasportare l’imbarcazione via terrà dal lago di Mantova fino a Peschiera (quindici chilometri) a causa della mancanza di fondali in quel tratto corrispondente al Mincio. Da Peschiera il «Mizar II» punterà a Gardone Riviera doppiando la punta di Sirmione. Prima della partenza abbiamo avvicinato II primo pilota Romano di Bernardo al quale abbiamo posto alcune domande: E’ stata lunga la preparazione dell’Impresa? «Lunga e difficoltosa. In primo luogo per trovare la persona disposta a fornire il natante. Per fortuna ci siamo incontrati con il rag. De Donati, un giovane sportivissimo, il quale si è messo a nostra disposizione fornendoci Il «Mizar II», un motoscafo con motore da 25 cavalli. Dobbiamo poi ringraziare li Comitato per Il ‘Centenario Dannunziano che ha contribuito all’organizzazione, l’ispettore regionale della BP ed altri Enti e cittadini che hanno appoggiato i nastri sforzi per portare in porto il raid. In tutte le città ove esistono Gruppi ANMI abbiamo trovato solidarietà e anche da località non direttamente interessate al raid sono giunte adesioni alla circolare diramata dai nostro Commissario ANMI comm. Severino Faleta». — Lei che già ha effettuato una impresa di un certo rilievo, ci riferiamo alla traversata dell’Adriatico, come giudica, dal punto di vasta nautico, il raid Pescara-Gardone e ritorno? «Si tratta senza dubbio di una impresa eccezionale dal punto di vista tecnico, ma, ovviamente, non è paragonabile alla traversata dell’ Adriatico. In primo luogo perché li raid dannunziano si svolge lungo la costa e nei fiumi e poi per la sicurezza che caratterizza lo svolgimento dell’impresa. Il natante e più sicuro dell’ “Aquilone” e il motore consente una velocità massima di circa 35 miglia per ora (60 chilometri orari)». — Il raid ha un valore culturale? «Certo, il mio “secondo” ed io ci siamo ispirati alle “Odi navali” ed abbiamo lungamente meditato sul D’Annunzio marinaio e poeta. Dopo il ritorno, se Dio vorrà, ho in mente di pubblicare un modesto lavoro illustrato da disegni e schizzi dell’amico Baldacci ma… pento che egli stesso… potrà dire qualche cosa sulla suo partecipazione al raid dannunziano. Abbiamo quindi rivolto alcune domande al secondo pilota Luigi Baldacci. – Perché ha accettato di partecipare all’Impresa? «Soprattutto perché fui commilitone del mio amico Romano e quindi sono già affiatato con lui nell’arte del navigare o poi per vivere uno parentesi interessante della mia vita che serza dubbio avrà una influenza notevole nella evoluzione della mia arte figurativa». Il ritorno a Pescara dei due motonauti è previsto entro il 14 agosto. Giunti a Giulianova DI Bernardo e Baldacci telefoneranno a Pescara annunciando il loro prossimo arrivo alle autorità.

Antinio Buccilli