A Flaiano

Opera scultorea in acciaio e ceramica

A Flaiano - Opera scultorea. Luigi Baldacci

La prestigiosa opera, visibile a trecento sessanta gradi, finanziata dallo stesso artista, è stata realizzata in ferro anodizzato ricoperto di tasselli in ceramica, posta in loco mediante fondazioni in cemento armato.

Nel corso della seduta del 24 agosto 2001 la Giunta Comunale della Città di Pescara ha approvato con delibera n°490, l’ “Accettazione della donazione della scultura in ceramica dell’Artista Luigi Baldacci” con immediata esecutività e la collocazione dell’opera nell’area antistante l’Auditorium “E. Flaiano” all’interno della recinzione.

L’opera è formata da due elementi vicini, ricchi di simboli.

I tasselli dell’elemento alto cinque metri raffigura una cinepresa, un libro, un disco volante, che stanno a rappresentare la personalità di Flaiano, mentre raggi solari si irradiano su tutta la superficie sino ad abbracciare tre cerchi vuoti che rappresentano la fanciullezza, la giovinezza e l’anzianità racchiusi a loro volta dall’opera stessa che rappresenta la vecchiaia.

L’elemento più piccolo, un cerchio dal diametro di due metri, presenta le caratteristiche di Pescara, la città di Flaiano ed il mondo universale della cultura.

Il 18 maggio 2002, alla presenza delle personalità politiche e culturali, con la partecipazione di Vincenzo Centorame, l’opera è stata inaugurata unitamente alla presentazione del libro autobiografico dell’autore “…e l’indovino mi disse…”, mentre all’interno delle sale del Teatro monumentale di G. d’Annunzio, sotto l’egida dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, sezione TeatrArte venne esposta una mostra antologica curata dalla Prof. Erminia Turilli.

Durante la permanenza della mostra, e precisamente il 30 luglio 2002 alle ore due del mattino, Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ebbe occasione di visitare la mostra e la scultura dedicata “A Flaiano” con apprezzamenti più che lodevoli.