di Dede Brutti Cinquino
Una fantasmagoria di colori dolcissimi e forti insieme nei quadri-parete di Luigi Baldaccí, colori-vita, colori natura, colori speranza, intervallati tra loro da fondali uniti nel sogno o nel ricordo di grandi del passato.
Sono tantissimi anni che seguo l’evoluzione pittorica di questo nostro Artista modernissimo nelle linee-colore, classico nel ricordo, di personaggi che narrano, tuffati nell’azzurro indaco-violetto, la loro storia ed ho sempre rilevato (al di là di ogni struttura o regola tradizionale) una intima storia del pensiero, della cultura di epoche lontane, tradotte in fantasie che mi hanno riportato ad interpreti del segno-colore dell’America latina dove ho avuto la fortuna di incontrare pittori dall’espressività alta del colore unita alla semplicità lineare della forma.
Antichi alfabeti espressi in “Lettere d’amore” al mondo riassunti nella storia colore più intensa che io abbia mai incontrato, in un volo pittorico che fa pensare all’universo, all’Assoluto, in sfondi schematizzati che raccolgono, poi, storie del passato.
Nell’opera di Luigi Baldacci, una vastissima produzione sempre più elevata nella concettualità più pura di intenti, troviamo sempre di più immagini vecchie e nuove nascoste nel colore della vita, dell’esistenza, del pensiero….
Dede Brutti Cinquino